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domenica 10 gennaio 2010

(It) Alfabeto e pronuncia

L’ALFABETO è composto da 24 lettere: a b c d e f g i j k l m n o p r s t u v w x y z.

I nomi delle lettere sono: a be ce de e fe ge i je ke le me ne o pe re se te u ve we xe ye ze.

Ci sono 3 “digrammi”: dj ts dz, che si pronunciano rispettivamente [ʤ] [ʦ] [ʣ], ma il loro suono è particolarmente forte rispetto ai suoni delle altre lettere, quindi in posizione intervocalica hanno un suono praticamente rafforzato, ossia rispettivamente [dʤ] [tʦ] [dʣ].

La c si pronuncia [ʧ], la g si pronuncia [g], la j si pronuncia [ʒ], la s si pronuncia [s], la w si pronuncia [w], la x si pronuncia [ʃ], la y si pronuncia [j], la z si pronuncia [z].

Nell’alfabeto sono presenti:

---20 consonanti
6 occlusive: p /p/ b /b/ t /t/ d /d/ k /k/ g /g/
6 fricative: f /f/ v /v/ s /s/ z /z/ x /ʃ/ j /ʒ/
4 affricate: ts /ʦ/ dz /ʣ/ c /ʧ/ dj /ʤ/
4 sonanti: m /m/ n /n/ l /l/ r /r/

---5 vocali
i /i/ e /e/ a /a/ o /o/ u /u/

---2 semiconsonanti
y /j/ w /w/

L’accento tonico nei polisillabi è sulla penultima sillaba, eccetto che negli imperativi senza desinenza e negli aggettivi numerali cardinali che invece hanno l’accento sull’ultima sillaba. Quando la i o la u è preceduta da una vocale diversa da sé che fa parte dello stesso elemento, radice o affisso, forma con essa dittongo e quindi i due suoni fanno parte di una sola sillaba: in tal caso l’accento è sulla vocale che precede la i o la u, se la sillaba è accentata; tuttavia in casi rari i ed u, nel contesto sopra descritto, non formano dittongo: in tali casi si scrivono con un segno di dieresi, ovvero rispettivamente ï e ü.

La w e la y possono avere anche il suono vocalico, rispettivamente [u] e [i] quando l’originario suono semiconsonantico (rispettivamente [w] e [j]) risulta poco agevole, in particolare quando ad esempio y si trova dopo consonante e prima di una i;
naturalmente ciò rappresenta solo una variante pratica della pronuncia: teoricamente w e y sono classificate sempre come semiconsonanti o consonanti (i fonemi corrispondenti sono rispettivamente /w/ e /j/) per il computo delle sillabe ai fini della posizione dell’accento.

Per una corretta ortografia, è da notare che i “digrammi” (dj, ts e dz), come pure la x, non sono mai preceduti da n. In presenza di una n seguita da questi suoni, la grafie corrette sono rispettivamente nj, ns, nz e nc; questo evita dubbi ed esitazioni che potrebbero presentarsi in tali casi.

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